ISTRUZIONI PER IL MONTAGGIO
Il WPC a marchio GAR_deck è una soluzione per pavimenti e rivestimenti realizzata in legno composito WPC facilmente posabile utilizzando attrezzi normalmente usati per prodotti in legno naturale.
NOTE GENERALI – Consultare in ogni caso le istruzioni di posa a fine pagina
Stoccaggio merce
Le doghe in WPC ed i profili di supporto devono essere sempre conservati in piano evitando l’esposizione alla luce del sole.
Controllare accuratamente l’integrità del legno composito prima di installarlo, qualsiasi difformità/difetto dovrà essere immediatamente comunicato al fornitore. Dopo l’installazione non verranno accettate contestazioni.
Per sua caratteristica è possibile che il WPC italiano si presenti con leggere difformità di colore tra una doga e l’altra. Per un miglior risultato cromatico suggeriamo una combinazione delle doghe di tipo casuale.
Qualora si proceda all’installazione del WPC su superfici rilevanti è necessario procedere alla posa in lotti di 100 mq. alla volta.
MODALITA’ DI POSA DELLA DOGA WPC
E’ possibile posare le doghe in legno composito in due modalità : stile irregolare (Inglese) o a moduli.
La prima soluzione di posa uniforme e bilanciata permette di utilizzare l’intera lunghezza delle doghe consentendo di non considerare i vincoli dimensionali della superficie da ricoprire.
Qualora si scegliesse l’opzione a moduli e non si usassero doghe di lunghezza specifica, ci sarebbe un grosso sfrido di materiale.
Di regola i profili alla fine di ogni pannello devono essere fissati attraverso l’intera lunghezza del pavimento.
PREDISPORRE LA SUPERFICIE PER PER LA POSA DEL WPC A MARCHIO GAR-deck :
Pulire accuratamente l’area dove andrà montato il legno composito.
La superficie deve essere piatta e perfettamente regolare con una leggera inclinazione (3 mm. per metro), per assicurare il drenaggio dell’acqua.
La superficie può essere preparata usando uno strato di calcestruzzo o uno strato di qualsiasi altro materiale per massetto (anche mattonelle).
Nel caso siano installati degli irrigatori posizionarli lontano dal WPC a marchio GAR-deck in quanto si potrebbero verificare depositi di residui di calcare o ferro.
INSTALLAZIONE DEI PROFILI DI SOTTOSTRUTTURA
I profili devono essere utilizzati esclusivamente su superfici perfettamente regolari.
I profili non sono strutturali e devono essere interamente supportati.
Per i pavimenti sopraelevati con supporti regolabili e autolivellanti è indispensabile che i supporti siano fissati sia al pavimento che al profilo utilizzando colle e/o adesivi adatti. E’ indispensabile che venga realizzata una doppia sottostruttura incrociata.
Effettuare la posa dei profili sulla superficie ponendo attenzione a lasciare il debito spazio tra gli stessi in base all’inclinazione che si desidera dare alle doghe. ATTENZIONE i profili laterali devono essere fissati al pavimento. Nel caso non fosse possibile procedere alla posa con una doppia sottostruttura.
Bisogna considerare che se si sceglie la tecnica irregolare (o Inglese) quando due doghe si incontrano bisogna utilizzare due profili alla fine delle doghe.
Non bisogna mai utilizzare un singolo profilo ed un singola clip quando si uniscono di testa due doghe.
N.B. : Il legno composito GAR_deck non è da considerare carrabile ma solamente pedonale.
Utilizzando per il montaggio clips d’acciaio si ha un’installazione rapida e facile.
Durante il processo di montaggio utilizzando le clips, lo spazio tra le doghe in larghezza deve essere di 3 mm.
Ciascuna doga in legno composito deve essere fissata a ciascun profilo.
Fino a 2 mt lasciare un interspazio di 4 mm
Fino a 3 mt lasciare un interspazio di 6 mm
Fino a 4 mt lasciare un interspazio di 8 mm
Tutte le estremità devono sempre essere fissate con il sistema clip/profilo e non bisogna mai lasciare che la linea finale della doga superi il profilo di più di 10 mm, mantenendo sempre uno spazio tra i lati del profilo di almeno 30 mm.
Visionare le istruzioni di posa in allegato pdf per maggiori informazioni e per chiarimenti. E’ necessaria una corretta posa del Wpc in base a ogni superficie d’appoggio.